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Voltarsi dall’altra parte

Lucca, 10 aprile 2022.

In questi giorni ANAS sta svolgendo sul territorio dei saggi preliminari all’approvazione del progetto definitivo della Tangenziale di Lucca. Tramite tecnici incaricati, la società romana, sta entrando nei terreni privati e, a macchia di leopardo, sta effettuando indagini scavando nei terreni con l’ausilio di mezzi meccanici. A quale titolo?

E’ quello che ci siamo chiesti e che abbiamo chiesto, sia alla stessa ANAS che alla Prefettura di Lucca, che dovrebbe avere un ruolo di garanzia del rispetto della legge e delle procedure amministrative.

Abbiamo protocollato una prima richiesta già a gennaio, precisamente in data 19 gennaio 2022 facendo presente quanto segue:

“Dal testo della predetta autorizzazione si evince che la stessa è rilasciata ai sensi dell’art. 15, commi 1, 2,3 del D.P.R. 327/2001 e ss.m.ii. Ai sensi dell’art. 3 del medesimo D.P.R. si qualifica come “autorità espropriante” “l’autorità amministrativa titolare del potere di espropriare e che cura il relativo provedimento, ovvero il soggetto privato, al quale sia stato attribuito tale potere, in base ad una norma.”

Dall’autorizzazione notificata alla cittadinanza, tuttavia, non viene chiarito in alcun modo quale sia la qualifica di ANAS rispetto al caso di specie e quale sia il riferimento normativo che le attribuisce il potere di autorizzare terzi ad introdursi nelle proprietà private poste nelle frazioni interessate dal progetto indicato in oggetto.”

In buona sostanza, è stato notificato ai singoli proprietari un provvedimento in cui ANAS autorizza terzi ad entrare nelle proprietà private. Ma chi ha autorizzato ANAS?

La risposta che quest’ultima ha fornito, in data 25 gennaio 2022, è stata tutt’altro che esaustiva. Si legge, infatti che:

In pratica ANAS si è limitata a riferire che, essendo Autorità espropriante, ha correttamente eseguito la procedura prevista per legge, senza chiarire, di fatto, quale sia il titolo che la autorizza ad entrare nelle singole proprietà. Peccato che, laddove i proprietari si sono opposti all’accesso, i saggi non sono stati fatti.

Quindi, per quale motivo ANAS, se è in possesso dei titoli necessari, si ferma di fronte ad un semplice diniego del cittadino? Se veramente ha la facoltà di entrare e scavare sui fondi privati perché non usa la forza pubblica?

La nostra risposta non si è fatta attendere, con pec del successivo 8 febbraio 2022:

In riscontro alla Vs di cui all’oggetto sono a significare che la risposta non fornisce i chiarimenti richiesti.

Infatti, l’art. 7, II comma, D.L. 138/2002, da Voi citato recita: “All’ANAS Spa sono attribuiti, a titolo di concessione, i compiti di cui all’articolo 2, comma 1, lettere da a) a g), nonche’ 1),  del decreto legislativo 26 febbraio 1994, n. 143. (…) La concessione e’ assentita entro  il  31  dicembre  2002   dal   Ministro   delle infrastrutture e dei trasporti di intesa,  per  quanto  attiene  agli aspetti finanziari, con il Ministro dell’economia e delle finanze (…).”

Si ritiene, pertanto, che la risposta fornita sia evasiva, posto che non chiarisce in virtù di quale concessione pubblica ANAS è investita dei poteri di cui alla normativa citata e se la predetta concessione sia ancora vigente alla data odierna, in riferimento allo specifico progetto di cui trattasi.

A questa richiesta di chiarimento NESSUNO ha più risposto, ma i saggi proseguono.

La cosa che lascia più stupefatti è che la politica locale (Provincia, Comune di Lucca, Comune di Capannori), anziché adoperarsi per chiarire la vicenda, stanno facendo finta che il problema non esista, sperando che i cittadini demordano o si stanchino di insistere per far luce sulla questione.

Si stanno sbagliando.

Siamo intenzionati ad andare a fondo e ci auguriamo che la politica faccia il suo dovere, ossia rappresenti le istanze della popolazione di fronte agli enti competenti (in questo caso la Prefettura).

Se ANAS risulterà in possesso di tutte le autorizzazioni e le concessioni richieste per legge ne prenderemo atto. Fino ad allora siamo pronti a dare battaglia.