"Oltre quattrocento metri di lunghezza, trentasette container a bordo e tonnellate di merce trasportate in maniera sostenibile per l’ambiente tra Prato e La Spezia." (link alla notizia).
Il futuro è già qui e non si chiama “Tangenziale Est di Lucca”. Ne è la prova tangibile il servizio attivato da questa settimana (febbraio 2022) che collegherà su rotaia l’interporto di Prato con il porto di La Spezia.
Oltre 130 km di distanza percorsi con un treno merci, che secondo quanto pubblicato riuscirà a togliere dalle strade circa 150 TIR a settimana. Una cosa non da poco, ma in linea coi tempi che viviamo.
Una scelta green, coerente con le scelte compiute sia a livello nazionale che europeo, che riduce sensibilmente il traffico pesante e consente di movimentare le merci su percorsi alternativi, più compatibili con l’ambiente e con il territorio.
Un ragionamento compatibile, alternativo e di area vasta che manca totalmente nella Piana di Lucca. O almeno è mancato sino ad oggi.
Sono anni che puntiamo su ipotesi alternative alla costruzione della Tangenziale Est e l’esempio di Prato (praticamente nostro vicino di casa) non può passare inosservato. Se ci sono riusciti loro, possibile che non possiamo farlo anche noi per movimentare le merci da e per la Garfagnana?
Non dimentichiamoci che a ridosso del casello di Capannori giace dal 2015, pressochè inutilizzato, lo scalo merci del Frizzone (realizzato da RFI per un investimento di 38 mln di euro), che potrebbe fungere da “interporto” a ridosso dell’autostrada A11.
Non dimentichiamoci nemmeno che a nord, in mediavalle e Garfagnana, è imminente lo scalo merci di Castelnuovo Garfagnana, e che molte aziende (tra cui Lucart) sono pronte e premono affinchè venga dato loro l’accesso alla ferrovia. Non più tardi di giugno 2021 l’AD di Lucart Group dichiarava alla stampa che l’azienda era pronta alla svolta da gomma a rotaia e si augurava che gli enti facessero la loro parte (qui l’articolo).
E invece?
Invece si ragiona ancora di Assi Viari, come se il progetto risalente agli anni ’80 fosse il futuro. Addirittura gran parte della politica ha salutato con favore gli ultimi interventi di ANAS sul territorio, evidentemente soddisfatta di distruggere il polmone verde che rimane nella zona a confine tra i comuni di Lucca e Capannori.
Quello di Prato – La Spezia è un esempio sicuramente scomodo per coloro che vogliono asfaltare la Piana, tuttavia ci auguriamo che la nuova amministrazione di Lucca abbia il coraggio di fare scelte razionali e coerenti con il mondo che è sicuramente cambiato rispetto all’epoca in cui fu pensato il progetto della Tangenziale Est.
Lucca, 5 febbraio 2022.