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Tangenziale Est – NON UN SEMPLICE NO!

10 anni per realizzare l’opera (se tutto va bene);

circa 173 milioni di euro milioni (precisamente € 172.600.000,00) il costo dei soli lavori, senza considerare espropri ed aumento fisiologico del costo dei materiali;

11,96 km di piloni e terrapieni che andranno letteralmente a dividere in due i Comuni di Lucca e Capannori lungo la direttrice nord sud (circa 14 milioni e mezzo a km!!)

ZERO benefici per le aziende del territorio visto che non sono previste intersezioni per consentire ai camion di raggiungere l’asse;

ZERO riduzione del traffico e/o dei tir dalla circonvallazione. I veicoli pesanti, infatti, rappresentano solo il 3,6%. Di questo solo il 27% è rappresentato da traffico pesante di attraversamento. Quindi l’asse Nord Sud incide per lo 0,009% del traffico attualmente in circolazione.

Inquinamento della falda acquifera sotterranea, fonte di approvvigionamento idropotabile di tutta la Provincia (e non solo). Il tracciato verrà costruito esattamente sopra un paleoalveo del Serchio, ovvero un “canale sotterraneo” che contribuisce a ricaricare la falda con le acque di irrigazione e pioggia;   

Tombatura dei pozzi artesiani. Alcune zone della Piana – prive dell’allaccio all’acquedotto – attingono l’acqua direttamente dai pozzi, unica fonte di approvvigionamento. Il progetto non prevede né la realzizzazione di reti acquedottistiche sostitutive né una stima dei costi per la realizzazione.

-Interruzione della continuità di molte strade esisteti e, conseguentemente, aumento delle percorrenze carrabili, pedonali e ciclabili nonché congestione delle altre rimanenti;

Mancato rispetto della pianificazione locale. Il progetto ANAS è stato realizzato sulla base di cartografie aggiornate agli anni ’90, quando cioè l’edificato era nettamente inferiore rispetto ad oggi. Il rischio è un aumento del costo del progetto per l’esproprio di edifici, anziché di meri terreni, e la demolizione dei manufatti.

30.000 euro al KM per anno. Il costo della manutenzione ordinaria dell’opera, che peseranno sulle casse degli enti locali, i quali arrivano già con fatica a mantenere l’esistente.

Forse è il caso di dire BASTA al progetto!