“siete il solito comitato del No”, “guardate solo al vostro giardino”
Assolutamente sbagliato, e vi spieghiamo il perchè:
A Lucca esiste un problema di traffico leggero e pesante, anche se in realtà non si fanno mai più di 5 minuti di coda (salvo eventi eccezionali).
Tale problema può essere spostato in periferia (terra di nessuno) senza risolverlo, oppure può essere risolto cercando di adottare piccoli accorgimenti che sciolgano i nodi che ad oggi generano code ed ingorghi e fluidifichi la circolazione.
A ben vedere moltissime realtà italiane (Ferrara, Prato e altre) e molti stati esteri stanno lavorando ad una mobilità alternativa che consenta una movimentazione intelligente di persone e merci senza asfaltare altri ettari di terreno verde (i risultati della cementificazione sono sotto gli occhi di tutti non appena piove per più di due giorni…anche a Lucca).
Il Comitato si è dunque messo a lavoro, avvalendosi della collaborazione di professionisti del settore e professori universitari, per studiare un piano di mobilità alternativa che possa portare a risolvere il problema di traffico in tempi brevi e senza rovinare il territorio che è già stato cementificazione oltre misura.
Le alternative alla costruzione degli Assi Viari sono le seguenti:
1- Movimentazione delle merci nord-sud
E’ stato appena ultimato lo scalo merci del Frizzone realizzato con un investimento di oltre 38 milioni di euro (soldi pubblici).
Benissimo, visto che una delle componenti del traffico è rappresentata dai camion che dalla Garfagnana scendono verso l’autostrata, perchè non utilizzare questa struttura e convogliare le merci da Diecimo-Pescaglia fino al nuovo scalo merci, situato appositamente accanto al casello autostradale di Capannori?
Non si saranno spesi tutti questi soldi per creare una struttura inutile e sottoutilizzata!?
Non serve raddoppiare l’intera linea e/o creare strutture mastodontiche, basta potenziare il breve tratto che dal Frizzone arriva a Diecimo (una minima parte della linea) creando alcuni sottopassi dove servono. Di sicuro le strade verranno alleggerite dai camion con una spesa sicuramente inferiore ai 300 milioni necessari per la realizzazione degli Assi Viari.
Lo fanno già: Livorno Guasticce, Bologna, Padova, Brescia, Bari, Milano Segrate e altri.
2- Parcheggi scambiatori collegati con il centro
Avete notato il traffico che va verso la città? Gran parte di esso è rappresentato da autoveicoli, perchè?
Perchè tutti gli uffici amminsitrativi, i posti di lavoro ed i luoghi di interesse sono collocati in centro e/o in prima periferia.
Questo traffico non verrà minimamente alleggerito dalla nuova tangenziale perchè comunque chi deve recarsi in città continuerà a percorrere le vie attuali, provate a dimostrare il contrario.
Allora perchè non collocare ai quattro lati della città altrettanti parcheggi scambiatori ove lasciare la propria autovettura e, con un adeguato e frequente trasporto di navette (magari elettriche) raggiungere il centro della città? Non è una soluzione avenieristica ma a Lucca non si è ancora praticata seriamente.
In molte città italiane i parcheggi scambiatori propongono una interessante soluzione che potrebbe essere adottata anche da noi: parcheggio a pagamento che diventa gratuito se si acquista un biglietto della navetta. In tal modo si incentiva l’utilizzo dei mezzi pubblici, sempre che il biglietto non sia troppo salato.
In fin dei conti tali soluzioni vengono già sperimentate durante le manifestazioni (vedi Lucca Comics) e svolgono perfettamente la loro funzione.
Ai principali parcheggi potrebbero essere installate anche delle stazioni di bike sharing così da incentivare l’uso della bici per raggiungere il centro (magari con piste ciclabili dedicate).
I siti che potrebbero essere utilizzati sono i seguenti:
– Area industriale canovetta (in rosso) per raccogliere il traffico proveniente dalla Garfagnana;
– Area Coop S. Anna o zona Metro (in giallo) per chi proviene da Viareggio e/o casello di Lucca Ovest;
– Area industriale di mugnano (in verde) per chi proviene da Pisa e Pontedera;
– Area limitrofa alla rotonda di Antraccoli (in viola) per tutti coloro che provengono dai caselli di Lucca Est e Capannori.
Lo fanno già: Pisa, Bologna, Firenze e altri.
3 – Diversa pianificazione del Trasporto pubblico
Il trasporto pubblico di Lucca non funziona e, per giunta, viene continuamente ridimensionato. Lo testimoniano i numerosi autobus che circolano praticamente vuoti per le strade della Provincia in orari in cui non c’è domanda.
Perchè non risolvere i problemi ridisegnado una rete di trasporti che non sia Luccacentrica e predisponendo le corse in modo frequente e, soprattuto, in orari in cui vi è necessità?
Le grandi città ci dovrebbero insegnare, non serve inventarsi chissà quale provvedimento rivoluzionario: basta copiare!!
Con un bus ogni 10 minuti, ad un prezzo accettabile, chi utilizzerebbe più la macchina per raggiungere il centro?
Su questo piano si sta già facendo un passo avanti con la navetta LAM verso il nuovo ospedale, speriamo che questa sia estesa anche al resto delle zone periferiche di Lucca.
4- Piano Urbano della Mobilità
L’ora di punta è dovuta al fatto che tutti gli uffici pubblici, gli studi professionali e le scuole entrano ed escono nel giro di pochi minuti.
Perchè non gestire diversamente gli orari di entrata così da dilazionare il traffico ed evitare che sulla circonvallazione si riversino migliaia di autoveicoli tutti concentrati nello stesso frangente?
I Piani urbani della mobilità sono stati istituiti con la Legge 24/11/2000, n. 340 che all’art. 22 prevede: “Al fine di soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione, assicurare l’abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico, la riduzione dei consumi energetici, l’aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, la minimizzazione dell’uso individuale dell’automobile privata e la moderazione del traffico, l’incremento della capacità di trasporto, l’aumento della percentuale di cittadini trasportati dai sistemi collettivi anche con soluzioni di car pooling e car sharing e la riduzione dei fenomeni di congestione nelle aree urbane, sono istituiti appositi piani urbani di mobilità (PUM) intesi come progetti del sistema della mobilità comprendenti l’insieme organico degli interventi sulle infrastrutture di trasporto pubblico e stradali, sui parcheggi di interscambio, sulle tecnologie, sul parco veicoli, sul governo della domanda di trasporto attraverso la struttura dei mobility manager, i sistemi di controllo e regolazione del traffico, l’informazione all’utenza, la logistica e le tecnologie destinate alla riorganizzazione della distribuzione delle merci nelle città. Le autorizzazioni legislative di spesa, da individuare con il regolamento di cui al comma 4, recanti limiti di impegno decorrenti dall’anno 2002, concernenti fondi finalizzati, da leggi settoriali in vigore, alla costruzione e sviluppo di singole modalità di trasporto e mobilità, a decorrere dall’anno finanziario medesimo sono iscritte in apposito fondo dello stato di previsione del Ministero dei trasporti e della navigazione. “
Lo fanno già a Bergamo con ottimi risultati.
5 – Piste ciclabili radiali
Lucca è una città pianeggiante e con sviluppo radiale.
Questo significa che tutte le strade si diramano da e per il centro città.
In questi anni è già stato realizzata (con profitto) la pista ciclabile lungo il fiume che permette di raggiungere da Ponte a Moriano il centro città in soli 15 minuti senza il rischio di sinistri stradali in quanto è scollegata dalla viabilità di scorrimento.
Molte città italiane, europee ed estere stanno puntando la loro politica nell’ampliamento della rete ciclabile per la riduzione delle polveri sottili e dell’inquinamento atmosferico, con una buona risposta, perchè noi no?
Lo fanno già da molti anni a Ferrara.