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Mobilità alternativa: Trenitalia rema contro

schiene-lkw-580x265Lucca, 24 gennaio 2016 – Proprio quando un’azienda leader del settore cartario aveva deciso di dare una svolta “green” alla propria produzione, portando un’aria di contemporaneità alla Piana di Lucca,  ecco che le ferrovie arretrano e ci riportano, in un soffio, agli albori del secolo scorso.

“Il problema è quello delle tariffe per il trasporto su rotaia applicate da Trenitalia, tariffe oggetto di un rincaro che ha del paradossale: da un lato Rete Ferroviaria spinge – anche attraverso investimenti – per potenziare il trasporto merci via treno, dall’altro scoraggia chi vorrebbe farlo applicando tariffe insostenibili per molte aziende e, comunque, assolutamente non concorrenziali con quelli del più inquinante e pericoloso (specialmente per un’azienda che i suoi stabilimenti in Valle) trasporto su gomma. Uno strabismo assurdo, che rischia non solo di uccidere sul nascere i progetti futuri, che prevedevano interventi anche infrastrutturali nel trasporto su rotaia, ma che può mettere in dubbio (anzi, come vedremo in parte lo ha già fatto) quanto era già stato realizzato.” (http://iltirreno.gelocal.it/lucca/cronaca/2016/01/24/news/caos-trasporti-1.12828344)

Già molti camion erano stati tolti dalle strade (a vantaggio della fluidità delle nostre strade), ed altri 2.500 veicoli sarebbero potuti sparire nell’immediato futuro, con tutti i vantaggi che questo comporta, anche in termini di inquinamento (meno 75% emissioni Co2) e sicurezza sulle strade.

E invece no, l’ingordigia di Ferrovie supera il limite e rincara del 15%-20%, come si desume dall’articolo apparso questa mattina sul quotidiano La Nazione (cronaca Lucca, pag. 10).

Massimo Pasquini (A.D. di Lucart) in un’intervista al Sole 24 Ore spiega: “L’aumento improvviso dei costi di trasporto su rotaia (…) da metà novembre ci ha costretto ad abbandonare il treno per movimentare la cellulosa dal porto di Livorno alla fabbrica di Borgo a Mozzano. Per il 2016 si prospetta un ulteriore aumento del 7-10% che renderebbe antieconomico il trasporto merci su rotaia.”

E la politica che fa? Si attiva con Trenitalia per spingere verso una mobilità sostenibile per il terzo millennio?

Non sembra….stiamo ancora sognando le strade…