A seguito del battibecco sorto il giorno dopo le comunali di Capannori il Sindaco Menesini, stavolta nei panni del Presidente della Provincia, ha convocato un tavolo tra i comuni e le associazioni di categoria (dove i cittadini toccati dal progetto non avranno voce in capitolo) per trovare la quadra e cercare una soluzione che accontenti tutti e non scontenti nessuno.
Ma non è tardi?
Da uomini della strada speriamo che le mosse che la Provincia ha in programma non siano solo fumo negli occhi, giusto per tenersi impegnata durante l’estate.
Da uomini del diritto, avendo letto e riletto le procedure, pare che non ci sia spazio in questa fase per grandi modifiche. Chiariamo il perchè:
La nostra procedura di approvazione del progetto è regolata dal D.lgs. 163/2006 (c.d. Codice appalti).
In particolare, l’art. 166, terzo comma, prevede che:
3. Il progetto definitivo e' rimesso da parte del soggetto aggiudicatore, del concessionario o contraente generale a ciascuna delle amministrazioni interessate dal progetto rappresentate nel CIPE e a tutte le ulteriori amministrazioni competenti a rilasciare permessi e autorizzazioni di ogni genere e tipo, nonche' ai gestori di opere interferenti. Nel termine perentorio di novanta giorni dal ricevimento del progetto le pubbliche amministrazioni competenti e i gestori di opere interferenti possono presentare motivate proposte di adeguamento o richieste di prescrizioni per il progetto definitivo o di varianti migliorative che non modificano la localizzazione e le caratteristiche essenziali delle opere, nel rispetto dei limiti di spesa e delle caratteristiche prestazionali e delle specifiche funzionali individuati in sede di progetto preliminare. Le proposte e richieste sono acquisite dal Ministero a mezzo di apposita Conferenza di servizi, convocata non prima di trenta giorni dal ricevimento del progetto da parte dei soggetti interessati e conclusa non oltre il termine di novanta giorni di cui al presente comma.
Quindi, se non possiamo modificare la localizzazione e le caratteristiche essenziali dell’opera, che spazio avrebbe un tavolo “tardivo”? Inoltre, che peso avrebbe ciò che viene prodotto da questo tavolo? Ai posteri l’ardua sentenza…noi intanto ci prepariamo ad impugnare!
Il prossimo 16 luglio alle ore 21:00 nuova assemblea nei locali del circolo di S. Margherita per spiegare cosa c’è da fare e raccogliere le ultime adesioni.
Save the date!