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Tanti nuovi pellegrini sulla Francigena…interrotta dalla Tangenziale

ViaFrancigena Lucca, 1 settembre 2015 – In un articolo apparso ieri sul quotidiano on line “Lucca in Diretta” il responsabile dei progetti dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, Luca Bruschi, afferma che: “La Francigena sta vivendo la fase di slancio del Cammino di Santiago agli inizi degli anni Novanta – commenta Bruschi – Oggi questo itinerario europeo è diventato quello che ormai tutti conosciamo (oltre 200mila pellegrini all’anno) e nuovi cammini si sono sviluppati in Spagna, generando una rete di migliaia di chilometri fruibili ed attrezzati, dedicati a trekking e turismo slow. Negli ultimi anni tanto lavoro è stato fatto ed una forte consapevolezza sull’importanza di questo progetto culturale si sta ormai consolidando a livello internazionale. Ma ancora tanto lavoro resta da fare. La Francigena ha un potenziale ancora maggiore se pensiamo all’intero percorso europeo, compresa la direttrice Sud. La Francigena rappresenta inoltre una risposta allo sviluppo dei territori a partire dal recupero della identità locale e culturale, facendo riscoprire un forte senso di appartenenza.. Non è facile mantenere l’autenticità originaria di un cammino che affonda le sue radici nella storia dell’Europa e nella sua dimensione spirituale. Ma questa è condizione essenziale per continuare a far rivivere la Francigena con i suoi valori europei che entro ad essa sono rinchiusi”.

Ed ancora, in prospettiva del nuovo Giubileo Bruschi auspica che le tratte siano messe in sicurezza per essere fruite dai pellegrini. A questo “dovrà far seguito un adeguato sviluppo delle infrastrutture al fine di rendere perfettamente fruibile il percorso a piedi, in bicicletta e a cavallo (…). Questo significa mettere la Via Francigena al centro delle politiche nazionali, regionali e locali per la pianificazione e sviluppo strategico territoriale”.

Osservazioni e prospettive pienamente condivisibili che, come spesso accade, si scontrano con la cruda realtà di un progetto viario di grande scorrimento che interromperà il vecchio cammino della Francigena all’altezza di Capannori, con buona pace di chi, come Bruschi e come molti altri, vorrebbe invece mettere la Francigena la centro delle politiche nazionali, regionali e locali per lo sviluppo strategico territoriale.

Oltre che un danno all’ambiente ed all’assetto sociale della Piana di Lucca, il progetto della Tangenziale Est entra, dunque,  in conflitto anche con la storia, rovinando per sempre un itinerario così prezioso, percorso nei secoli da centinaia e centinaia di persone con inestimabile danno per la collettività.

Siamo ancora così sicuri che siano più meritevoli i vantaggi (di pochi) rispetto ai danni (per tutti)?

Qui l’articolo per intero: http://www.luccaindiretta.it/dalla-citta/item/53572-via-francigena-20mila-pellegrini-ogni-anno.html