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L’alternativa c’è ed è percorribile…ma la politica fa orecchie da mercante

18301996_1406810366024613_4287821628031546898_nLucca – 12 maggio 2017. Come molti di voi sapranno la scorsa settimana, precisamente lo scorso 3 maggio, si è tenuto presso il Palazzo Ducale un importante convegno sulla mobilità alternativa ai grandi assi tangenziali progettati per la nostra Piana.

Nel corso del convegno sono intervenuti urbanisti di spessore quali i garanti dell’inchiesta pubblica (Bollini, Vittadini e Berdini) oltre ad Anna Donati e Michele Urbano di Legambiente Lucca, associazione quest’ultima che ha dato un grande impulso all’organizzazione dell’evento.

Molte persone, sia cittadini comuni che professionisti, oltre ad alcuni candidati a sindaco di Lucca. Grande assente l’amministrazione comunale in carica, che ha disertato il convegno senza inviare nemmeno un assessore. Forse gli argomenti erano troppo scomodi…

Niente paura, fortunatamente l’evento è stato registrato, così i nostri cari amministratori potranno vedere e sentire i vari interventi. A tal fine pubblichiamo di seguito il link del video caricato su Youtube da Legambiente.

“Lo scopo del convegno/tavola rotonda è stato quello di fare il punto sulla questione degli Assi Viari e proporre soluzioni alternative. Infatti la presenza fra i relatori dei Garanti l’inchiesta pubblica sugli Assi Viari, voluta dall’Amministrazione Provinciale nel 2014, è stata l’occasione anche per fare il punto sui benefici attesi dall’attuale programmazione dell’opera alla luce della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del primo stralcio funzionale.

Dal dibattito è emerso chiaramente che il ritardo degli Assi Viari è dovuto a fasi di programmazione e progettazione inadeguate. Al netto della propaganda serviranno ancora anni per recepire le 11 pagine di prescrizioni della Delibera CIPE e redigere il progetto definitivo: in particolare dovranno essere prodotti nuovi studi idraulici ed idrologici e nuovi studi sui flussi di traffico, anche in relazione alla sua effettiva evoluzione. Chiediamo pertanto la revisione del progetto, non strategico a livello di Legge Obiettivo.

In alternativa proponiamo l’adeguamento delle infrastrutture esistenti anche con l’ausilio delle nuove tecnologie (accesso libero all’autostrada per residenti ed aziende), una politica di trasporti merci intermodale su ferro fra porto di Livorno-Frizzone, il potenziamento della linea ferroviariaLucca-Aulla, l’attuazione di soluzioni logistiche (Lucca Port a livello di piana), un trasporto pubblico cadenzato che metta in rete il territorio e favorisca la mobilità lenta (ciclistica e pedonale).

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) a livello provinciale sarà la prima occasione per fare un bilancio oggettivo delle necessità di mobilità ed affrontare concretamente il problema della mobilità a livello di Area Vasta.”

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