Una stazione Vèlib a Parigi
A Parigi (città cosmopolita con molti abitanti e traffico caotico) funziona benissimo dal 2007 ed ha rivoluzionato le abitudini dei parigini, contribuendo ad una sensibile riduzione del traffico urbano, perchè noi no?
Di cosa si tratta?
Vélib’ (abbreviazione di vélo e liberté) é il sistema di noleggio di biciclette disponibile in tutta Parigi dal 15 luglio 2007; un sistema originale per affittare biciclette per brevi tragitti che é stato ideato dalla municipalità di Parigi e gestito dalla società JCDecaux. L’originalità del sistema Velib’ sta nel fatto che permette, 24h/24 e 7 giorni su 7, di prendere una bicicletta da una stazione e di lasciarla in un’altra, pagando una tariffa giornaliera di € 1,70 e potendo utilizzare il mezzo per tutto il giorno ad intervalli di mezz’ora (questo per consentire a tutti di fruire del servizio senza che una singola persona monopolizzi una bicicletta per tutto il giorno).
La prima mezz’ora di tragitto è gratuita (ossia compresa nel biglietto). Entro questo limite di tempo si può trovare un’altra stazione (ce ne sono migliaia) per riagganciare la bici senza pagare niente. Trascorsi 2 minuti dal deposito è possibile ritirare nuovamente la bici per un’altra mezz’ora e così via.
Gli abbonamenti annuali hanno un costo irrisorio se li confrontiamo con la comodità di avere sempre ed in ogni angolo della città una bici a disposizione per i tragitti urbani.
Perchè noi no?
Una rete di bike sharing potrebbe essere efficacemente installata anche nella nostra Lucca sfruttando la fitta rete di strade che collega il centro con la prima periferia e la conformazione pianeggiante del territorio.
Installando una stazione presso ogni parcheggio ed a distanza di uno/due km l’una dall’altra si favorirebbe in modo massiccio l’abbandono dell’auto per i piccoli spostamenti scaricando, in tal modo, i viali della circonvallazione dal gran numero di veicoli che si muovo verso il centro.
Il sistema è ben rodato (da altri) e funziona da diversi anni, perchè non adottarlo anche noi per diventare veramente “smart”?
Le stazioni al centro di Parigi
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