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Anas va avanti, chi la spinge?

Condividiamo, di seguito, il nostro ultimo comunicato stampa che ha destato l’attenzione sugli ultimi fatti.

E’ evidente che se un progetto del genere, con i difetti che sono stati ampiamente rilevati nel corso dell’inchiesta pubblica, viene portato avanti nonostante tutto, ci deve essere una spinta politica notevole.

Difficile che questa spinta venga da Lucca o da Capannori, visto che entrambi i comuni non avranno benefici dalla nuova Tangenziale. A questo punto non resta che indagare e capire chi è che beneficerà della nuova tangenziale…

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Nota stampa – coordinamento Comitato Altrestrade – 14.01.2022

In questi giorni ANAS sta svolgendo alcuni sopralluoghi lungo il tracciato dell’asse nord sud per effettuare dei saggi sui terreni interessati dal progetto.

Se fino ad oggi ANAS si è limitata ad un accesso in punta di piedi, a breve tornerà con ruspe e mezzi pesanti, per effettuare scavi nei campi che sono già stati censiti. Inutile dire che questi scavi non saranno interventi di poco conto ma avranno, al contrario, un impatto importante sulle singole proprietà.

Secondo quanto riferito dai tecnici incaricati da Anas, si tratterà di vere e proprie fosse di 4mt per 4mt, notevolmente profonde, che danneggeranno i terreni e le coltivazioni. L’accesso dei mezzi pesanti ed il lavoro delle ruspe lascerà i terreni in pessimo stato e non ci saranno risarcimenti per i proprietari, i quali saranno anche responsabili di quanto avviene all’interno delle loro proprietà.

Il tutto senza che ANAS abbia ancora chiarito ai cittadini qual è la norma che le consente di fare il bello ed il cattivo tempo sui nostri terreni. Questo è veramente troppo.

Se fino ad oggi abbiamo condotto un’opposizione pacata non siamo disponibili a subire oltre le manìe della classe politica e sottostare agli ordini di Anas, tutto questo per la realizzazione di un progetto disegnato a Roma, senza conoscere minimamente la Piana e senza che Lucca o Capannori ne traggano alcun beneficio. Peraltro in un periodo storico in cui l’intera comunità mondiale guarda con più attenzione alla salvaguardia dell’ambiente ed alla conservazione del territorio.

Possibile che nella Piana di Lucca ancora ci si riempia la bocca con slogan ecologisti e poi si acconsenta alla cementificazione di chilometri e chilometri di verde per un progetto obsoleto e palesemente inutile?

Non possiamo più voltarci dall’altra parte ed accampare scuse banali o nascondersi dietro alle presunte “mitigazioni”. Le mitigazioni servono solo a pulirsi la coscienza, ma la popolazione non è miope, ci vede benissimo. 

Serve coerenza e lungimiranza, soprattutto da chi ha l’onere di amministrare e custodire il territorio.

Se il Comune di Lucca ha dato prova di essere omologato ai diktat del partito unico, ci auguriamo, invece, che almeno Capannori (che subirà gli effetti negativi del progetto) e l’amministrazione Provinciale di Lucca facciano sentire la loro voce, anche solo per non perdere la faccia definitivamente.

Dal canto nostro, non staremo di certo inermi a guardare le ruspe violentare il territorio. Abbiamo già allertato i singoli proprietari in modo che possano opporsi all’accesso di ANAS e li invitiamo, se del caso, ad interessare le forze dell’ordine per i dovuti accertamenti.

E’ arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti.