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Le alternative

“siete il solito comitato del No”, “guardate solo al vostro giardino”

Assolutamente sbagliato, e vi spieghiamo il perchè:

A Lucca esiste un problema di traffico leggero e pesante, anche se in realtà non si fanno mai più di 10 minuti di coda (salvo eventi  eccezionali).

Tale problema può essere spostato in periferia (terra di nessuno) senza risolverlo, oppure può essere risolto cercando di adottare piccoli accorgimenti che sciolgano i nodi che ad oggi generano code ed ingorghi e fluidifichino la circolazione.

A ben vedere moltissime realtà italiane (Ferrara, Prato e altre) e molti stati esteri stanno lavorando ad una mobilità alternativa ed hanno già adottato soluzioni intelligenti,  che consentono una movimentazione di persone e merci senza asfaltare altri ettari di terreno verde (i risultati della cementificazione sono sotto gli occhi di tutti non appena piove per più di due giorni…anche a Lucca).

Il Comitato si è dunque messo a lavoro, avvalendosi della collaborazione di professionisti del settore e professori universitari, per studiare un piano di mobilità sostenibile che possa portare a risolvere il problema di traffico in tempi brevi e senza rovinare il territorio che è già stato cementificato oltre misura.

Le alternative alla costruzione degli Assi Viari sono le seguenti:

1- Movimentazione delle merci nord-sud

A ridosso del casello autostradale di “Capannori” abbiamo un grande scalo merci, realizzato con un investimento di oltre 38 milioni di euro.

In mediavalle (quindi a nord della Piana di Lucca) abbiamo gli scali di “Diecimo Pescaglia” e “Castelnuovo” (altri 15 milioni di euro di spesa).

Benissimo, visto che una delle componenti del traffico nella Piana (il 3,6%) è rappresentata dai camion che dalla Garfagnana scendono verso l’autostrada e vieceversa, perché non utilizzare la ferrovia che abbiamo e che – non a caso – percorre la Piana di Lucca in senso Nord-Sud ed Est-Ovest?

Non serve raddoppiare l’intera linea e/o creare strutture mastodontiche,  basta potenziare il breve tratto che dal Frizzone arriva a Diecimo (una minima parte della linea) creando alcuni sottopassi dove servono. Di sicuro le strade verranno alleggerite dai camion con una spesa sicuramente inferiore ai 173 milioni necessari per la realizzazione degli Assi Viari.

movimentazione merci
In rosso la linea ferroviaria con l’indicazione dello scalo merci in basso a destra.

Già molte aziende tra cui Lucart si stanno muovendo verso il trasporto su ferrovia (leggi qui) …perchè non rispondere a questa domanda incentivando l’uso del treno?

Lo fanno già: Livorno Guasticce, Bologna, Padova, Brescia, Bari, Milano Segrate e altri.


 2- Parcheggi scambiatori collegati con il centro

Avete notato il traffico che va verso la città? Gran parte di esso è rappresentato da autoveicoli, perchè?

Perchè tutti gli uffici amministrativi, i posti di lavoro ed i luoghi di interesse sono collocati in centro e/o in prima periferia.

Questo traffico non verrà minimamente alleggerito dalla nuova tangenziale perchè comunque chi deve recarsi in città continuerà a percorrere le vie attuali, provate a dimostrare il contrario.

Allora perchè non collocare ai quattro lati della città altrettanti parcheggi scambiatori ove lasciare la propria autovettura e, con un adeguato e frequente trasporto di navette (magari elettriche) raggiungere il centro della città? Non è una soluzione avenieristica ma a Lucca non si è ancora praticata seriamente.

In molte città italiane i parcheggi scambiatori propongono una interessante soluzione che potrebbe essere adottata anche da noi: parcheggio a pagamento che diventa gratuito se si acquista un biglietto della navetta. In tal modo si incentiva l’utilizzo dei mezzi pubblici, sempre che il biglietto non sia troppo salato.

In fin dei conti tali soluzioni vengono già sperimentate durante le manifestazioni (vedi Lucca Comics) e svolgono perfettamente la loro funzione.

Ai principali parcheggi potrebbero essere installate anche delle stazioni di bike sharing così da incentivare l’uso della bici per raggiungere il centro (magari con piste ciclabili dedicate).

parcheggi scambiatori

I siti che potrebbero essere utilizzati sono i seguenti:

– Area industriale Canovetta o ex Molino Pardini a S. Pietro a Vico (in rosso) per raccogliere il traffico proveniente dalla Garfagnana;

– Area Coop S. Anna e aree limitrofe (in giallo) per chi proviene da Viareggio e/o casello di Lucca Ovest;

– Area industriale di Mugnano (in verde) per chi proviene da Pisa e Pontedera;

– Area limitrofa alla rotonda di Antraccoli (in viola) per tutti coloro che provengono dai caselli di Lucca Est e Capannori.

Lo fanno già: Pisa, Bologna, Firenze e altri.


3 – Diversa pianificazione del Trasporto pubblico

Il trasporto pubblico di Lucca non funziona e. Lo testimoniano i numerosi autobus che circolano praticamente vuoti per le strade della Provincia in orari in cui non c’è domanda di utenti.

Perchè non risolvere i problemi ridisegnando una rete di trasporti che non sia Luccacentrica e predisponendo le corse in modo frequente e, soprattuto, in orari in cui vi è necessità?

Le grandi città ci dovrebbero insegnare, non serve inventarsi chissà quale provvedimento rivoluzionario: basta copiare!!

Con un bus ogni 10 minuti,  ad un prezzo accettabile, chi utilizzerebbe più la macchina per raggiungere il centro?

Su questo piano si sta già facendo un passo avanti con le linee LAM, speriamo che questa sia estesa anche al resto delle zone periferiche di Lucca.


4- Metropolitana di superficie o Tramvia.

Quello che succede a 50km da noi è noto a tutti e i dati sono tangibili. Ci riferiamo ad un collegamento di superficie su rotaie che può essere pensato sia sfruttando le direttrici ferrate  (Lucca / Lucca – Montuolo / Lucca – Ponte a Moriano) che realizzando linee di tramvia sulle principali direttrici.

Il Tram, a Lucca, è rimasto in funzione fino agli anni ’60 e poi è stato dismesso, come in buona parte delle altre città europee. Oggi si torna a quel modello di mobilità per una semplice ragione: perchè funziona ed è rispettosa dell’ambiente.

I dati della Città metropolitana di Firenze sono disarmanti: con la tramvia è stato abbattuto il 20% delle emissioni inquinanti. Visto che a Lucca siamo continuamente sulla soglia di guardia per quanto riguarda le polveri sottili, questa sarebbe un’ottima soluzione per evitare ulteriore traffico su gomma e per salvaguardare salute e ambiente.

Oltre a Firenze stanno pensando a questa soluzione anche nel vicino Comune di Pisa.


5- Piano Urbano della Mobilità

L’ora di punta è dovuta al fatto che tutti gli uffici pubblici, gli studi professionali e le scuole entrano ed escono nel giro di pochi minuti, due volte al giorno.

Perchè non gestire diversamente gli orari di entrata così da dilazionare il traffico ed evitare che sulla circonvallazione si riversino migliaia di autoveicoli tutti concentrati nello stesso frangente?

I Piani urbani della mobilità sono stati istituiti con la Legge 24/11/2000,  n. 340 che all’art. 22 prevede: “Al fine di soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione, assicurare l’abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico, la riduzione dei consumi energetici, l’aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, la minimizzazione dell’uso individuale dell’automobile privata e la moderazione del traffico, l’incremento della capacità di trasporto, l’aumento della percentuale di cittadini trasportati dai sistemi collettivi anche con soluzioni di car pooling e car sharing e la riduzione dei fenomeni di congestione nelle aree urbane, sono istituiti appositi piani urbani di mobilità (PUM) intesi come progetti del sistema della mobilità comprendenti l’insieme organico degli interventi sulle infrastrutture di trasporto pubblico e stradali, sui parcheggi di interscambio, sulle tecnologie, sul parco veicoli, sul governo della domanda di trasporto attraverso la struttura dei mobility manager, i sistemi di controllo e regolazione del traffico, l’informazione all’utenza, la logistica e le tecnologie destinate alla riorganizzazione della distribuzione delle merci nelle città. Le autorizzazioni legislative di spesa, da individuare con il regolamento di cui al comma 4, recanti limiti di impegno decorrenti dall’anno 2002, concernenti fondi finalizzati, da leggi settoriali in vigore, alla costruzione e sviluppo di singole modalità di trasporto e mobilità, a decorrere dall’anno finanziario medesimo sono iscritte in apposito fondo dello stato di previsione del Ministero dei trasporti e della navigazione.

Lo fanno già a Bergamo con ottimi risultati.


6 – Piste ciclabili radiali

Lucca è una città pianeggiante e con sviluppo radiale.

Questo significa che tutte le strade si diramano da e per il centro città.

In questi anni è già stata realizzata (con profitto) la pista ciclabile lungo il fiume che permette di raggiungere da Ponte a Moriano il centro città in soli 15 minuti senza il rischio di sinistri stradali in quanto è scollegata dalla viabilità di scorrimento.

Molte città italiane, europee ed estere stanno puntando la loro politica nell’ampliamento della rete ciclabile per la riduzione delle polveri sottili e dell’inquinamento atmosferico, con una buona risposta, perchè noi no?


7 – Collegamento di area vasta su rotaia.

Se vogliamo anche guardare all’esterno della Piana di Lucca, scopriremo che siamo facilmente collegabili sia con l’aeroporto di Pisa che con il porto di Livorno.

Esiste già un progetto del genere che è già stato definito come prioritario nell’Accordo quadro tra Governo e Regione Toscana del 15.02.2001 (quindi prima che si pensasse agli assi viari) ed è già passato al vaglio di fattibilità di Ferrovie dello Stato.

Perchè non ci concentriamo su questo invece di pensare a vecchi metodi di sviluppo, orma destinati alla soffitta?

 


Visto? Le alternative ci sono!

Vuoi continuare a fare le code e vivere nel traffico?

Pensi che sia meglio aspettare la realizzazione degli “Assi” quando ci sono soluzioni immediate e più adeguate a ridurre l’inquinamento?