Lucca, 18 febbraio 2017 – E’ ancora una priorità il progetto di una tangenziale all’interno di un contesto urbano fortemente sotto stress per l’inquinamento atmosferico?
Le zone verdi che resistono alla cementificazione non riescono a filtrare l’aria, vogliamo ridurle ulteriormente ?
Siamo veramente convinti di bruciare l’ultimo fazzoletto di verde sostiuendolo con asfalto, cemento e traffico?
A tutte queste domande se ne aggiungono altre provenienti da un interessante articolo di Marco Innocenti apparso su LoSchermo.it:
Proprio all’interno dell’articolo si legge:
“9) Si ritiene ancora corretta la scelta di realizzare gli assi viari e il nuovo ponte sul Serchio? C’è la certezza documentata che contribuiranno a diminuire lo smog, invece di limitarsi a spostarlo in altre zone? Cosa si fa, in ogni caso, per risolvere i problemi che, per ora, non danno tempistiche per le realizzazioni annunciate?”
Sono anni che attendiamo risposte serie, ponderate ed al passo con i tempi. Invece l’unico mantra rimane “aspettiamo la tangenziale”….lucchesi’s Karma.
Intanto non siamo gli unici a farci domande sull’utilità di una strada quando ci sono delle serie alternative più veloci e più intelligenti per superare il problema “traffico” e “inquinamento”.
Anche sul settore tirrenico si fanno domande del tutto simili alle nostre e condivisibili….quando la politica supera i territori succede questo.