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PROGETTO CONDIVISO…DA CHI?

dubbioLucca, 27 marzo 2018 – A leggere certi comunicati si prova un senso di nostalgia per i bei tempi andati. Con il Sindaco Tambellini che rispolvera il vecchio repertorio degli slogan sugli Assi Viari è come tornare giovani, quando ancora si credeva che nuove grandi strade fossero sintomo di progresso.

Quando ancora era in auge il trasporto su gomma, le strade erano piene di camion e si costruiva l’autostrada del Sole. Tutti simboli di progresso che oggi sanno di modernariato post sovietico, quindi ormai superati nella realtà quotidiana.

In tutta Europa si pensa green, si sviluppa la mobilità sostenibile, si incentiva il trasporto su rotaia, si punta sulle rinnovabili, sulle ciclabili e sul rispetto dell’ambiente. A Lucca, seppur si sia mosso qualcosa sul fronte della mobilità, continuiamo a leggere slogan del passato, che i nostri amministratori locali vorrebbero spacciare per buoni anche nel nuovo secolo.

Una rispolverata veloce ed eccoli pronti: “Non ci sono alternative agli Assi“, oppure  “rischiamo di perdere tutto“.  Ormai lo sanno anche i sassi che le alternative agli Assi ci sono, sono realizzabili in tempi brevi, con molti meno soldi pubblici, e senza cementificare altro suolo verde. Come diciamo ormai da anni, se i nostri amministratori scarseggiano in fantasia basta copiare i vicini di casa, anziché continuare col solito disco rotto.

Sul rischio di perdere tutto ci auguriamo che non sia solo una corsa al finanziamento, anche perché se veramente c’è qualcosa che rischiamo di perdere per sempre è il nostro bellissimo polmone verde a confine tra Lucca e Capannori. Zona di rotte migratorie e di ricarica della falda acquifera da cui molte famiglie attingono. Rischiamo di perdere l’assetto radiale di Lucca, rischiamo di perdere in salute ed in qualità della vita. Ecco cosa rischiamo di perdere. Nessun finanziamento pubblico e nessun risarcimento potranno mai restituire tutto questo alla collettività.

Ma lo slogan più bello, quello più commovente è quello sul “progetto condiviso dai cittadini“. Quali cittadini? Eppure lo stesso Tambellini più volte ha partecipato alle assemblee pubbliche dove centinaia e centinaia di persone esprimevano il loro dissenso. Cos’altro ci vuole perché sia capito quanto sia irresponsabile portare avanti un progetto ” FORZATO”, inserito da ultimo nel crono programma e con fondi pubblici stanziati a fine legislatura, ad opera di forze politiche che infatti non hanno brillato nelle ultime elezioni politiche?

Se il progetto fosse tanto condiviso dalla cittadinanza nonché così brillante e rispettoso dell’ambiente sarebbe già stato realizzato da tempo. Evidentemente così non è, ma si continua ad insistere.

Comitato Assi Viari Lucca