Riportiamo di seguito un interessante articolo uscito lo scorso 18 aprile sul Sole 24 Ore secondo il quale i fondi strutturali assegnati all’Italia per i prossimi 7 anni (41 miliardi e mezzo di euro) dovranno essere utilizzati rispettando la linea “più ricerca e meno strade”.
Questo è quanto dettato dalla Commissione Europea che, evidentemente, ha capito come sia ormai sorpassato il tempo di creare nuove infrastrutture (tipico degli anni ’80 e ’90). Vedremo se i nostri amministratori (locali e nazionali) sapranno adeguarsi oppure sceglieranno la strada del “modernariato”.
Come si legge nell’articolo, “la grossa novità rispetto alla vecchia programmazione è rappresentata dalla limitata dotazione di risorse per le infrastrutture (1,7 miliardi) dedicati soprattutto al completamento di opere già esistenti, all’intermodalità, alle aree interne e all’ottimizzazione del traffico aereo.”