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Inchiesta pubblica: il progetto ANAS non è accettabile, va ripensato.

inchiestaFINESi è conclusa oggi pomeriggio l’inchiesta pubblica sugli Assi Viari presso la Sala Tobino della Provincia di Lucca.

Presenti i tre commissari (Prof.ssa Vittadini, dott. Bollini e Ing. Berdini) che, dopo un’introduzione del Presidente Benedetti, hanno illustrato con slides il loro parere finale di cui la Provincia, ed in particolare l’ufficio dell’Arch. Lazzari dovrà tener conto.

La prima a parlare è stata la prof.ssa Vittadini la quale ha sottolineato come, preliminarmente, appare immotivato l’aver inserito l’opera nella legge obiettivo, visto che si tratta di un progetto che serve la Piana e non riguarda una strada che copre lunghe distanze.

Scendendo nel merito si è rilevato come lo studio trasportistico, e specialmente le integrazioni su origine e destinazione dei flussi di traffico dimostra una conoscenza del territorio poco aggiornata da parte di ANAS.

A quale domanda di traffico deve rispondere? A Lucca abbiamo il 96% di traffico passeggeri (leggero) ed il restante 4% merci.

Inoltre il 60% dei movimenti è di natura interna-interna, ossia ci si muove internamente alla Piana. Ragion per cui l’opera non deve essere di attraversamento  ma deve essere più fruibile dagli abitanti.

La circonvallazione di Lucca sarà liberata solo del 27% del traffico attuale, in quanto solo questa percentuale usa la circonvallazione  ed il Viale Europa per andare verso la Garfagnana.

Molte aziende, infatti, sono collocate sulla viabilità posta nella prima periferia e, quindi, l’asse non servirà per loro e la circonvallazione continuerà comunque a svolgere il suo compito anche in futuro.

Vi è la necessità di pensare un’opera che rammagli la rete viaria interna alla Piana e non che la tagli come ha fatto ANAS. Bisogna pensare ad un paesaggio con una strada in mezzo e non ad una strada con qualche mitigazione.

Cosa succederebbe se si realizzasse solo l’asse Nord-Sud (fase 1)? A Capannori si avrebbe il 68% del traffico in più rispetto ad oggi.

La fase 2 (est-ovest) è molto difficile da realizzare di quanto ha valutato ANAS. Non è per niente veloce da costruire e non è sicuro che si possa fare, e l’attenzione con cui si spinge per la fase 1 (nord-sud) dimostra che anche ANAS condivide questo ragionamento.

Infine, il prospetto ANAS che prevede una crescita di traffico in futuro è apparentemente sbagliato, in quanto manca una certa prudenza: gli anni più prossimi crescono di poco mentre quelli più lontani hanno una crescita esponenziale. A regola si è più sicuri di una crescita a breve termine che non a lungo termine, dove diventa più difficile fare previsioni.

E’ stata poi la volta dell’ing. Berdini:

E’ necessario potenziare i rapporti est-ovest e la realizzazione del solo Nord Sud non consentirà di scaricare molto la circonvallazione di Lucca.

Nella Piana vi è una diffusione insensata di attività commerciali ad alto richiamo di traffico ed anche questo flusso si muove in direzione est-ovest. Ad aggravare la situazione c’è l’ospedale comprensoriale che è collocato malissimo ed è un grave errore urbanistico. La strada è stata pensata in modo contrario allo sviluppo del territorio in quanto non lo favorisce.

Inoltre ANAS ha presentato una strada in rilevato quando la stessa Provincia nel PTC aveva espressamente previsto un’opera a raso e maggiormente interconnessa con l’esistente.

Il supporto cartografico di ANAS, su cui è stata disegnata l’opera, non corrisponde allo stato dei luoghi.

Volendo ANAS può sempre cominciare dalla variante di Altopascio.

Infine ha preso la parola il dott.Bollini, relativamente all’ambiente:

E’ necessario un cambio di paradigma, il progetto ANAS non è idoneo per la fragilità della Piana. Il progetto elaborato a suo tempo dalla Provincia di Lucca potrebbe, invece, essere una alternativa molto meno impattante.

ANAS non da adeguate garanzie circa l’infiltrazione delle acque meteoriche e dei pozzi.

Vi è una mancata attenzione ad interrompere il reticolo idrografico secondario che è fondamentale, e questo lo rilevano anche Arpat e Autorità di Bacino con le loro osservazioni.

Non si è prestata adeguata attenzione ai cambiamenti climatici e non si sono valutate strategie di adattamento, si veda cosa è successo a Genova in queste ultime ore.

Inoltre vi sono un sacco di altre carenze anche in tema di inquinamento acustico e dell’aria: non è pensabile installare le finestre silenti e chiudere in cassa le persone con un areatore.

Infine, in tema di indennizzi non si dice niente nelle relazioni ANAS.

In definitiva, la commissione dei garanti non può fare prescrizioni ma INVITA CALDAMENTE A RIPENSARE IL PROGETTO DI ANAS sulla falsariga del progetto elaborato dalla Provincia che consentirebbe un minore impatto ambientale ed una collocazione della strada in armonia con la rete viaria esistente e le abitazioni presenti.

 

Al netto di questi brevi appunti ci aspettiamo che adesso la Provincia faccia propria questa relazione e chieda ad ANAS la ri-progettazione della Tangenziale.

Tutti gli atti dell’inchiesta saranno pubblicati sul sito: http://www.provincia.lucca.it/assi-viari/

Anche oggi l’udienza è stata registrata da DìLucca: