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E’ veramente un TROIAIO

Divieto accesso non addettiLucca – 3 febbraio 2019: un TROIAIO è esattamente il termine utilizzato dal Sindaco di Capannori e Presidente della Provincia di Lucca per definire il progetto che ANAS ha presentato agli amministratori locali a fine gennaio, nella prestigiosa location di Firenze.

Un TROIAIO che da 30 andiamo denunciando in tutte le sedi, amministrative e giudiziarie, e che infatti fino ad oggi non è mai stato realizzato, proprio perchè è un TROIAIO.

Così com’è un TROIAIO che le forze politiche ad oggi non abbiano preso coscienza di quello che stanno per firmare (per l’ennesima volta): la distruzione della zona est di Lucca, la cementificazione del polmone verde, la compromissione della falda acquifera della Piana, la cancellazione di un habitat naturale di tutto rispetto, la compromissione della salute di molti cittadini.

Ma vi direte: se il sacrificio è così alto, il beneficio sarà sicuramente maggiore! Invece NO! O almeno ad oggi nessuno lo ha dimostrato, salvo i discorsi  che si sprecano ma che di fatto non aggiungono niente di costruttivo.

Tutto questo senza che l’opera serva a nessuno, fatta eccezione per la Garfagnana che, così facendo, si guadangerà un accesso privilegiato all’autostrada, da tempo agognato.

L’opera infatti passa come uno schiacciasassi sulla Piana di Lucca senza servire minimamente alla Piana. Chiude moltissime viabilità secondarie e non si connette con il tessuto urbano che attraversa. Ergo, tutte le aziende della Piana non se ne potranno servire e continueranno ad utilizzare le solite strade, che quindi saranno gravate dal SOLITO TRAFFICO.

Questo lo andiamo ripetendo ovunque, e grazie alla V.I.A. abbiamo avuto modo di certificarlo, grazie all’intervento di tecnici del settore quotati al livello nazionale ed internazionale.

A cosa è servito? Apparentemente a niente, visto che la “buona politica” continua a sacrificare l’interesse dei cittadini sull’altare degli appalti e del profitto (di pochi). A sentire le dichiarazioni di quasi tutti i politici della Piana c’è da rabbrividire…

L’unico post onesto e condivisibile è quello del Sindaco di Capannori, che subirà un danno incredibile e finalmente ne ha preso coscienza:

“Difendere gli interessi del proprio territorio e della Piana in generale non è questione di appartenenza partitica, è questione di coscienza nel fare l’amministratore.
Io faccio il sindaco di tutti i cittadini e a loro rispondo, questo è il mio dovere.
Pertanto con me ci prenderà 10 chiunque pensa di poter trattare Capannori e la Piana come territori di serie B. Come sindaco di Capannori e presidente di Provincia ho il dovere di tenere uno sguardo policentrico, che tiene insieme tutti. 
Fra una settimana potremo mostrare il progetto definitivo di Anas ai cittadini e vedremo chi ha ragione.
Io sono pronto, come sempre non parlo politichese e dico le cose come stanno.
Come si può dire che accoglie le istanze del territorio?
Siamo fermi in maniera inequivocabile al 2014. 
Squarcia in due i paesi centrali della piana senza nemmeno liberarla dai Tir (Viale Europa di Marlia in primis) e secondo voi va bene? Per non parlare di San Pietro a Vico, San Cassiano e Antraccoli (ma non ne sono sindaco, quindi mi limito al mio Comune).
La prima assemblea pubblica di presentazione del progetto dell’asse nord-sud si fa a Capannori, siete tutti invitati. Voglio vedervi mentre guardando le persone in faccia dite che il progetto è ammodo. Il progetto è un troiaio che tratta Capannori e una parte di Lucca come cittadini di serie B. Mi dispiace, ma con me non passate. Non mi interessa dei partiti e delle poltrone, mi interessa fare il sindaco a testa alta e lo faccio difendendo la Piana.
I cittadini di Capannori – di tutti i suoi 40 paesi – meritano rispetto e non potete pensare di trattarci come negli anni ’60 quando eravamo il contado di Lucca in cui scaricare tutto. Non è più così per molti aspetti – per luoghi con servizi, spazi per cultura e arte, spazi per lo sport – Capannori è un punto di riferimento nella Piana.
E su questo non mollo, per nessun motivo: non svendo il territorio nemmeno se i big del PD mi minacciassero (come già accaduto) di buttarmi fuori.
L’opera così è un troiaio e sono contento che la prossima settimana lo vedrete con i vostri occhi.
E vi dico in modo chiaro perché, in 3 punti:
1) Il tracciato nord-sud presenta solo due rotonde, quella con via delle Ville e quella sulla Pesciatina, quindi questo asse dove intercetta il traffico pesante della Piana? Non lo intercetta. Inoltre, tra Lammari e San Cassiano oggi non c’è traffico pensate e tra Lunata e Picciorana ce ne è poco: con l’asse nord-sud ce lo portiamo. In più il traffico pesante resta su viale Europa perché l’asse nord-sud non intercettando il traffico della Piana continuerà a passare da viale Europa;
2) Anas e Ferrovie sono della stessa famiglia e progettano senza alcuna connessione logica, nonostante dal territorio siano cinque anni che arriva il messaggio chiaro e preciso. Gli assi viari vanno da una parte, il progetto del raddoppio da un’altra. Ragazzi, ascoltateci e parlatevi perché è ridicolo;
3) In molti punti l’opera è in sopraelevata e prevede la chiusura di molte viabilità ordinarie. Vi rendete conto dell’impatto vero? 
Bisogna lottare per i nostri diritti, sennò fra romani e fiorentini tutti vogliono decidere sopra la nostra testa e sopra i nostri luoghi.
Dico questo da quando sono sindaco e gli impegni presi li mantengo.
Cinque anni per fare un progetto definitivo con gli stessi errori del preliminare e la politica applaude a Anas: ma dove vogliamo andare? Sveglia, perché per far tornare i cittadini a credere nella politica bisogna anteporre gli interessi dei cittadini alle poltrone. Io sono qui e lo faccio a volto scoperto. Vi aspetto all’assemblea pubblica, perché appena arriva il progetto lo rendo pubblico. La gente deve vedere, sapere.
Non mi piego: i cittadini di Capannori e della Piana non sono cittadini di serie B.” (Luca Menesini -Sindaco di Capannori)

Confidiamo che queste non si rivelino solo parole al vento, ma a questo seguano fatti e coerenza.

Noi come sempre ci siamo, e daremo tutto il supporto necessario affinché l’opera contro cui lottiamo non venga realizzata, indipendentemente dal colore politico. A noi interessa il risultato: tutelare il territorio dove viviamo.

Non ci fermeremo, questa è il nostro impegno, a cui manterremo fede fino in fondo!